| La Consulenza filosofica come professione e come disciplina filosofica nasce agli inizi degli anni Ottanta, in Germania, con il nome di Philosophische Praxis, per volontà del filosofo tedesco Gerd Achenbach che nel 1981 apre il primo studio di Consulenza filosofica di tutto il mondo. L’anno seguente, Achenbach fonda l’associazione tedesca di pratica filosofica, la Deutsche Gesellschaft für Philosophische Praxis (divenuta successivamente la International Society for Philosophical Practice). Ben presto altri filosofi, studiosi o counselors, sulla scorta dell’iniziativa di Achenbach, aprirono studi di Consulenza filosofica in tutta la Germania. In poco tempo, questa pratica ha trovato una rapida fioritura in Olanda e in Israele, in Inghilterra e negli USA e a tutt’oggi esistono associazioni di Consulenza filosofica in vari paesi del Sudamerica, in Grecia, Sudafrica, Giappone.
A livello professionale, la Consulenza filosofica di delinea come “un’attività consultiva” il cui obiettivo è quello di fornire un supporto tramite “suggerimenti e orientamenti che aiutino il consultante a trovare strade per lui soddisfacenti per affrontare ed elaborare in modo positivo i problemi che egli stesso pone”.
Nonostante la grande differenza di vedute e di approcci presente in questo settore fin dalla sua origine, Neri Pollastri, uno dei maggiori teorici della Consulenza filosofica in Italia, ipotizza come possibili “assunti di partenza” dell’attività consulenziale i seguenti punti:
1. che il disagio per il quale il cliente chiede consulto abbia la propria origine nella sua visione della realtà;
2. che quest’ultima possa essere trattata dal filosofo alla stregua di un “sistema filosofico”, in quanto ad esso strutturalmente equiparabile;
3. che il lavoro genuinamente filosofico, cioè svolto prescindendo dal disagio, possa condurre ad una significativa modificazione del modo in cui il disagio stesso viene vissuto e sentito dal consultante.
Dunque, sulla falsa riga di Neri Pollastri, oltre che sulla scorta di consulenti come Eckart Ruschmann e Ran Lahav, è possibile intendere la Consulenza filosofica come un’attività ermeneutica: un lavoro d’ interpretazione della visione del mondo del consultante.
La visione del mondo di un individuo, oltre a indicare, a livello generale, il suo modo di concepire il mondo e se stesso, può anche essere denominata come una “comprensione vissuta” o come “una rete di significato”. In quanto “esperto nell’interpretazione della visione del mondo, il consulente filosofico deve essere in grado di evidenziare le contraddizioni nella visione del mondo del cliente, per esempio quando le conseguenze di una particolare convinzione entrano in conflitto con obiettivi articolati in precedenza” .
Va sottolineato il fatto che la Consulenza filosofica, pur essendo costituita fondamentalmente da una relazione d’aiuto, non può essere considerata come una forma di psicoterapia. Piuttosto, si può denominare l’approccio del consulente filosofico come un approccio transterapeutico: pur rifiutando l’assunzione della tecnologia terapeutica strutturata su una ben precisa definizione della natura umana secondo canoni di normalità e di patologia, la consulenza filosofica può comunque avere effetti terapeutici . Oltre a quella individuale, esiste anche la Consulenza filosofica per coppie e per gruppi.
Come scrive Peter Raabe, la pratica consulenziale con i gruppi presenta maggiori vantaggi di quella individuale, soprattutto per quanto riguarda l’apprendimento della socializzazione e dell’interazione: “i membri possono, infatti, anche discutere la loro percezione reciproca e ricevere preziosi giudizi su come sono avvertiti dal gruppo”.
PER APPROFONDIRE
Achenbach Gerd B. -Philosophische Praxis, Dinter Verlag, Köln (1987); tr. it. di Raffaella Soldani, La consulenza filosofica. La filosofia come opportunità per la vita, Apogeo, Milano, 2004 -Lebenskönnerschaft, (2001); tr. it. di Raffaella Soldani, Saper vivere: per una vita piena di significato, Apogeo, Milano 2006
Lahav Ran -Comprendere la vita. La consulenza filosofica come ricerca della saggezza, tr. it. di Francesco Cirri, Apogeo, Milano, 2004 -Contributo per un ripensamento critico della filosofia pratica (I-V) in “Phronesis”, 6, 2006 -Consulenza filosofica come filosofia speculativa, in “Phronesis”, 4, 2005
Schuster Shlomit -Philosophy practice. An Alternative to Counseling and Psychotherapy (1999); tr. it. di Francesco Cirri, La pratica filosofica. Una alternativa al counseling psicologico e alla psicoterapia, Apogeo, Milano 2006
Pollastri Neri -Osservazioni per una definizione della consulenza filosofica, in “Kykéion”, 8, 2002 -Il pensiero e la vita. Guida alla consulenza e alle pratiche filosofiche, Apogeo, Milano, 2004 -Consulente filosofico cercasi, Apogeo, Milano 2007
Raabe Peter -Philosophical counseling: theory and practice (2001); tr. it. di Neri Pollastri, Teoria e pratica della consulenza filosofica. Idee fondamentali, metodi e casi di studio, Apogeo, Milano 2006
Miccione Davide -La consulenza filosofica, Xenia Edizioni, Milano, 2007
Rovatti Pier Aldo -La filosofia può curare? La consulenza filosofica in questione, Raffaello Cortina Editore, Milano 2006
Poma Andrea -La consulenza filosofica, in “Kykéion”,8, 2002
Volpone Alessandro -Pratiche filosofiche, forme di razionalità, modi del filosofare contemporaneo, in “Kykéion“, 8, 2002
Edited by reiniku - 24/3/2008, 16:58
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