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DIALOGO SOCRATICO, meglio noto come Socratic dialogue

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reiniku
view post Posted on 12/3/2008, 20:20





Il dialogo socratico è una pratica filosofica particolarmente consolidata in Germania, dove ha trovato attuazione grazie a Leonard Nelson all’inizio degli anni Venti, e in Gran Bretagna in cui si è diffusa ampiamente molto tempo prima dell’arrivo della Consulenza filosofica.
E’ bene ricordare come Nelson non disgiunse mai la sua ricerca e sperimentazione filosofica dall’impegno civile e politico: nel 1924, fondò infatti la Philosophisch-Politische Akademie e una scuola sperimentale, chiamata Landeserziehungsheim Walkemuehle (Fucina Operativa d’Istruzione Nazionale) con lo “scopo di incoraggiare nella gioventù l’autostima e l’amore per la verità”.

Nelson, da neokantiano, intendeva la filosofia come una scienza e il metodo di cui si avvale nel discorso socratico si può denominare come una “astrazione regressiva”, ossia un' “indagine su concezioni concrete e astratte delle persone attraverso la messa in luce dei fondamenti delle verità più generali su cui queste concezioni si basano” .
Per Nelson, sulla scorta di Kant, la riflessione filosofica ha l’obiettivo di raggiungere dei principi universali, ma per farlo, deve partire dal particolare, dalle esperienze e dai giudizi comuni.
La funzione del dialogo è quindi di favorire una sorta di “regresso ai principi universali”. Nel passo seguente, Nelson fa un esempio di cosa intende con questa espressione:
“Supponiamo di discutere della validità universale dell’idea di giustizia. Ebbene la discussione favorirebbe senza dubbio la posizione dello scettico che neghi la validità universale delle verità etiche. Quando tuttavia lo stesso scettico leggerà che i produttori di grano stanno limitando la vendita di giorno per spuntare migliori prezzi e così il grano dovrà essere razionato, non riuscirà a sopprimere la sua indignazione sulla base del principio che non esiste alcun principio universale nella regolazione del mercato. Come chiunque condannerà la condotta opportunistica dei produttori dimostrando di riconoscere il principio metafisico della eguaglianza dei diritti nella soddisfazione degli interessi” .

Oggi, il dialogo socratico si basa su un metodo formale dalle regole piuttosto rigide mediante cui un gruppo di persone, guidate da un facilitatore, si mette alla ricerca di una risposta precisa ad una domanda di ordine generale (ad esempio: cos'è la verità?). La Philosophical Academy di Bonn espone sette regole standard del dialogo socratico: una di queste prevede che i partecipanti devono parlare solo della propria esperienza diretta, un’altra stabilisce che gli esempi trattati nel dialogo dovranno essere appropriati e semplici, in modo da garantire un’ effettiva immedesimazione agli altri partecipanti, e così via .
Il fine del dialogo è quello di passare dagli esempi concreti e personali ad una definizione universale in grado di sintetizzarli tutti. E’ interessante notare come, in un certo senso, ai partecipanti “viene richiesto di imparare dalle proprie esperienze e di sviluppare la saggezza universale ricercata dai filosofi” . La risposta finale, per l’appunto consistente in una definizione universale, viene guadagnata attraverso il consenso. Una delle caratteristiche del dialogo socratico così come si è venuto a sviluppare dopo Nelson, si basa proprio sulla necessità di raggiungere un consenso unanime nel gruppo. Ogni stadio della discussione può considerarsi concluso se si è riusciti ad avere il consenso generale sulla conclusione provvisoria raggiunta, ossia quando nessuno non ha più dubbi. In questo punto, osserva Schuster, i “seguaci di Nelson” differiscono radicalmente dalla concezione di dialogo socratico di Achenbach: “mentre nella pratica di Achenbach alle domande socratiche si può rispondere in molti modi, nelle sessioni di gruppo neosocratiche c’è una sola risposta giusta che i partecipanti devono scoprire attraverso l’onesta auto-esplorazione nel dialogo gli uni con gli altri” .
In Olanda e in altri Paesi del Nord Europa, si usa praticare una variante del dialogo socratico, il Socratische gespreksvoering o Socratically inspired dialogue, spesso applicato a questioni economico-aziendali e che, per la particolare flessibilità, può concludersi in poche ore, a differenza di quello tradizionale che può durare diverse sessioni.


Questo testo è tratto dalla mia tesi "La consulenza filosofia: storia e modelli".
Vorrei sottolineare come il dialogo socratico viene da alcuni studiosi equiparato alla consulenza filosofica (potrebbe infatti anche essere considerata come una consulenza filosofica di gruppo)
Il fatto è che la pratica del dialogo socratico, dopo Nelson, ha assunto una struttura ed un metodo sempre più fisso e rigido finendo per tradire la stessa radice socratica da cui prende le mosse: dialogo aperto e ricerca inesausta.

PER APPROFONDIRE
L. Nelson, Socratic Method and Critical Philososophy. Selected essays, New Haven, Yale University Press, 1949
F. Cecchinato, La filosofia e il management delle organizzazioni in “Phronesis”,3, 2004
A.Volpone, Pratiche filosofiche, forme di razionalità, modi di filosofare contemporaneo, in “Kykéyon”, 8, 2002

Edited by reiniku - 12/3/2008, 20:36
 
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maxspyderweb
view post Posted on 16/3/2008, 12:21




Complimenti! Molto interessante questo "metodo di dibattito"!
 
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Dallolio
view post Posted on 18/3/2008, 20:22




Hai mai pubblicato la tua tesi in internet? Mi piacerebbe leggerla! Non so assolutamente niente su questo argomento e mi piacerebbe parlarne a scuola
Duce
 
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reiniku
view post Posted on 19/3/2008, 18:56




Te la mando via mail! :P
 
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Dallolio
view post Posted on 19/3/2008, 19:27




Grazie mille, mi fa molto piacere!

Edited by Dallolio - 19/3/2008, 20:08
 
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reiniku
view post Posted on 19/3/2008, 19:58




gut, allora forse ce l'avevo...Nico, però ti consiglio di cancellare la tua mail da qui, per lo spam!
 
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Dallolio
view post Posted on 19/3/2008, 20:08




Grazie mille hai ragione :D
 
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6 replies since 12/3/2008, 20:20   3595 views
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